Legalizzazione delle droghe leggere. Riflessione, a partire dal tema di una studentessa.

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Dave Mack
view post Posted on 30/10/2009, 14:02




Questo qui sotto, è il tema di una studentessa frequentante, se ho capito bene, il secondo anno di una scuola superiore, quindi di 15 anni!
Lo uso come premessa, per introdurre il tema della legalizzazione.

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Legalizzare le droghe leggere. Perché? Perché no?
A cominciare dagli anni ’60 e ’70 l’uso di droghe leggere, e non, si espanse rapidamente nell’Europa occidentale e nell’America meridionale. Si temette che la situazione diventasse più drammatica. Si cercò allora di soffocare il “problema droghe” sviluppando le strutture politiche nazionali senza l’esito previsto. Infatti in alcuni stati l’utilizzo delle droghe aumentò, mentre in altri, come nei Paesi Bassi, il livello di consumo si è stabilito secondo il livello rilevato negli anni ’80. L'Olanda, infatti, è l'unico paese al mondo in cui lo stato permette la vendita al dettaglio di hashish e marijuana che possono essere acquistati in negozi specializzati, chiamati coffee shop, dei piccoli Pub risalenti già dagli anni ‘70, dove è possibile scegliere fra diverse qualità e modalità di assunzione, visto che si possono acquistare anche fette di torta (all' hashish naturalmente), o del tè, cioccolatini e chi più ne ha, più ne metta. Ma ciò che più importa è che essi hanno contribuito a tener separati il mercato delle droghe leggere da quello delle droghe pesanti.
La canapa è una delle poche pochissime piante ad essere coltivata da millenni. A quanto io ne sappia, è la pianta più diffusa sul nostro pianeta e grazie alla sua adattabilità al clima si è diffusa anche nell’emisfero settentrionale. Fino a pochi decenni fa era utilizzata come materia prima per fabbricare fibre tessili. Sono in molti a sapere che nella regione indiana e nel vicino oriente veniva usata come medicinale e nelle cerimonie religiose già alcuni secoli prima di Cristo, mentre non tutti sanno che per vari secoli è stata una delle fonti di sostentamento delle classi sociali più povere. Tuttora, in Polonia è presente la tradizione di mangiare la zuppa di semi di canapa a Natale. Oltretutto fino agli anni ’20 o ’30, la canapa era utilizzata come ingrediente per medicinali negli Stati Uniti e in Europa. Ancora oggi negli USA si utilizza la marijuana in campo terapeutico con buoni risultati e soddisfazione da parte dei pazienti.
Ancora una volta dimostra la sua incapacità a trovare soluzioni valide e, soprattutto, civili. Per contrastare veramente l'uso delle droghe c'è una sola strada: quella dell'informazione e della "riduzione del danno". La logica del proibizionismo, la criminalizzazione, l'incapacità di distinguere una droga dall'altra, invece, vanno solo a vantaggio dei trafficanti. E' necessaria, al contrario, un'opera di prevenzione ed educazione rivolta ai consumatori, affinché sappiano i rischi che corrono.
E poi, perché un governo che ha legalizzato il fatto che il Presidente del consiglio possa essere proprietario di 3 reti televisive nazionali, che ha legalizzato il falso in bilancio e che vuole legalizzare la libertà di licenziamento, perché opporsi alla legalizzazione delle droghe leggere?
E ancora: se qualcuno si fa una canna diventerà in futuro un tossico, cosa dire di chi si beve un bicchiere di vino? Che diventerà un alcolista?


Camilla Peroni
2ac
 
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Evey*
view post Posted on 30/10/2009, 14:33




aggiungo questo link con la discussione sulla legalizzazione..

http://etica.forumfree.net/?t=43609917

discuto spesso di questo argomento anche con persone che so essere contrarie alla legalizzazione per via della propaganda fatta e ignoranza...

Edited by Dave Mack - 30/10/2009, 14:34
 
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I-Abe
view post Posted on 30/10/2009, 18:55




CITAZIONE (Evey* @ 30/10/2009, 14:33)
discuto spesso di questo argomento anche con persone che so essere contrarie alla legalizzazione per via della propaganda fatta e ignoranza...

guarda non parliamone neanche và non sei la sola :angry:
 
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federico mansion
view post Posted on 31/10/2009, 00:48




Due domande:

1) I
QUOTE
buoni risultati

nel campo terapeutico sono effettivi di cura o sono palliativi, cioè fanno cessare il dolore?

2) Quale è la ragione per cui le persone si fanno le canne?
 
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I-Abe
view post Posted on 31/10/2009, 11:51




leggiti bene questo e-book credo sia completo http://www.confinizero.it/?q=libro_marijua...dicina_proibita avrai le tue risposte
 
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view post Posted on 3/11/2009, 14:10
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Saggio.

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CITAZIONE (Dave Mack @ 23/10/2009, 00:33)
La Marijuana non ha dose letale, in quanto non è principio attivo puro, mentre il thc in forma pura causa la morte! Ma è ovvio.. in ogni caso una sostanza stupefacente non deve avere come requisiti la dipendenza o la possibilità di overdose per definirsi tale, una sostanza stupefacente è una sostanza che distorce la realtà e o le percezioni sensoriali, anche se di poco.

anche Haptel Gabriel citava:
l'utilizzo delle proprieta enteogene di alcune piante è legato a filo doppio con la storia dell'uomo, esse si sono rivelate amiche dell uomo e hanno offerto il proprio aiuto nel soddisfare il bisogno ancestrale dell' uomo di trascendere il proprio stato di coscienza per accedere a diversi livelli della coscienza e della comprensione, nel tentativo di elevarsi spiritualmente e di entrare in contatto con i mondi superiori.
"Legalizzare la canapa è un dovere, una necessità, oltre che un atto di giustizia."


CITAZIONE mia
Io mi fido che quello che dite voi che conoscete queste cose, dipende dalla vostra intelligenza, eticità e consapevolezza di ciò che è giusto permettervi.
Le vostre parole mi danno la speranza che chi le usa trovi in loro davvero un aiuto naturale e non dannoso perchè...se vuoi ridi, soffro di una sindrome del salvamento da cui non mi libererà mai nessuno, anche perchè non vorrei!
---------------------------------
Aggiungo: ma voler salvare chi non ne ha bisogno sarebbe proprio una sindrome!!!!!!)
Leggendovi ho sentito più naturale ed ho conosciuto meglio la possibilità positiva di accedere per chi lo vuole ad un aiuto psicologico che non danneggia, che come dice giustamente LvKaz va limitato a periodi e quantità moderate.
Il mio medico precedente diceva che un grande fumatore non deve smettere all'improvviso di fumare. Sarebbe un sacrificio inutile, ma limitarsi a cinque sigarette al giorno. Così per i medicinali ansiolitici che porterebbe al panico toglierli totalmente.

Ecco, allora si potrebbe legalizzare solo questo tipo di droghe.
Speriamo che i nostri politici ci sappiano fare!
Ma metterla così è senz'altro troppo facile!

In questi casi mi piace cambiare idea, mi avete aiutato!!

Ciao!
 
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Dave Mack
view post Posted on 3/11/2009, 18:00




CITAZIONE (dodi li @ 3/11/2009, 14:10)
Ecco, allora si potrebbe legalizzare solo questo tipo di droghe.
Speriamo che i nostri politici ci sappiano fare!
Ma metterla così è senz'altro troppo facile!

In questi casi mi piace cambiare idea, mi avete aiutato!!

Ciao!

Dubito ci sappiano fare :P
Comunque, perchè dovrebbero rendere legali solo quelle farmaceuticamente utili?
 
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view post Posted on 3/11/2009, 19:30
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E' difficile rispondere. Ma se io fossi un ministro non lo farei per tutte, perchè responsabilità sulla vita degli altri non me ne prenderei.
Lo fanno ugualmente, si fanno del male?
Io il permesso non glielo do altrimenti mi sento colpevole!!!



Ciao Dave, per fortuna siamo in democrazia e...credo di averlo scritto io...

*Uno Stato che non rispettasse le leggi che ha creato con la propria maggioranza sarebbe indegno di chiamarsi Stato, e anche di esistere.
 
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Dave Mack
view post Posted on 3/11/2009, 20:25




Io credo che si possano distinguere le sostanze stupfacenti che sono socialmente dannose, e quelle che non lo sarebbero! è chiaro che eroiana e marijuana non sono la stessa cosa!
 
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Zef1966
view post Posted on 3/11/2009, 20:46




come avrete notato dal mio intervento sulla montagna... voglio deliberatamente portarvi fuori strada...

sarà perché da molto tempo sono antiproibizionista, senza riserve... sarà che anche per questo....

perché gli anni passano e il quadro di riferimento resta immutato...

cambiano le sostanze... anche quelle che si pensano tradizionali (come tutti i prodotti da semina, come il mais, la soia, il tabacco, anche l'erba o l'oppio cambiano "dentro" per le stesse logiche commerciali)...

ma il quadro sociale è invariato... sempre questa storia della distinzione tra leggere e pesanti... i trattamenti terapeutici contro il dolore... trainspotting, lo zoo di Berlino... i politici che si fanno di coca... le sperimentazioni in Svizzera... aiuto non cambia mai niente !!!

allora, forse per non intristirmi, vi chiedo seriamente: magari tutto ciò continua immutabile perché ha una sua utilità per l'umanità complessiva...

non trovate che magari sia "utile" conservare una dimensione di proibito nella nostra vita ?

in fondo l'umanità non ha mai vissuto senza proibizioni... chi può dire che sarebbe sostenibile una condizione diversa ?

magari l'umanità si sta solo difendendo da una condizione insostenibile...
 
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Dave Mack
view post Posted on 3/11/2009, 20:48




Le proibizioni servono all'uomo imperfetto e debole! E l'uomo è imperfetto e debole! Ma.. diamo un senso a queste proibizioni! No?
 
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Zef1966
view post Posted on 3/11/2009, 20:52




il senso dell'esistenza pre-esiste alla nostra volontà di ri-conoscerlo
 
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Dave Mack
view post Posted on 3/11/2009, 21:05




Ovvero?
Se mi proibisci di consumare eroina, che sicuramente mi rende socialmente inattivo, socialmente pericoloso,e dipendente, e con notevoli danni fisici che lo stato poi deve pagare. Ti posso capire.
Ma molte sostanze illegali non hanno queste conseguenze.

La società, i massmedia, possono rigirarti come vogliono, e possono farti riconoscere una sostanzam una situaizione, anzione o quant'altro, come proibita anche se non ha senso reale.
Questo non è giusto, non è etico verso l'uomo.
 
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Zef1966
view post Posted on 3/11/2009, 21:14




io credo che una condizione inconfessabile ed ordinaria di gran parte dell'umanità sia il desiderio di morire... credo che ci accompagni fin dalla nascita di pari passo alla paura di morire

non credete sia giustificabile l'idea (innata) di proibizione riferita al desiderio di morte ?

non credete cha abbia un senso giustificare il bisogno di proibizione associata a tutto ciò che può assecondare il desiderio di morte ?

direi che sia sufficiente... è solo una intuizione, ma credo che regga !
 
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LvKAz
view post Posted on 3/11/2009, 21:31




CITAZIONE
io credo che una condizione inconfessabile ed ordinaria di gran parte dell'umanità sia il desiderio di morire... credo che ci accompagni fin dalla nascita di pari passo alla paura di morire

se ho capito bene, il bisogno di autodistruzione cresce di paripasso con la paura della morte, vista come distruzione.

autodistruzione sarebbe la paura della vita.

quindi possiamo affermare che:

la paura della vita cresce parallela alla paura della morte.

Si, é una riflessione valida e vera.

CITAZIONE
non credete sia giustificabile l'idea (innata) di proibizione riferita al desiderio di morte ?

non credete cha abbia un senso giustificare il bisogno di proibizione associata a tutto ciò che può assecondare il desiderio di morte ?

Se il desiderio di morte é inteso come morte altrui, si.
Se é morte propria, no. Andrebbe contro il principio di libertá.

Proibire porta risultati opposti, questo lo sanno e lo usano. Ne traggono profitti.
 
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24 replies since 30/10/2009, 14:02   8856 views
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